Descrizione:
Nella storia naturale della malattia di Crohn l’80% dei pazienti richiede l’intervento chirurgico, ma la chirurgia purtroppo non è curativa ed essa recidiva in molti pazienti. Visto l’estremo interesse che suscita il poter predire l’aggressività futura della malattia, abbiamo voluto studiare se il risultato dell’ecografia intestinale sia in grado di predire questo andamento. Ciò si rivelerebbe particolarmente interessante sia per la non invasività intrinseca all’esame ecografico (e di conseguenza l’elevato tasso di gradimento dei pazienti), sia perché aggiungerebbe un ulteriore fattore predittivo di precoce recidiva dopo resezione ileo-colica. Dai risultati ottenuti, appaiono necessari ulteriori studi con ampia casistica e lungo follow-up per caratterizzare numericamente il peso del rischio relativo di recidiva.
|
Grado di Innovazione:
Appaiono necessari ulteriori studi con ampia casistica e lungo follow-up per caratterizzare numericamente il peso del rischio relativo di recidiva in pazienti già resecati per malattia di Crohn riguardo i principali parametri ecografici: spessore di parete intestinale in sede di anastomosi, aspetto pluristratificato della parete intestinale, presenza di segnali al power-doppler, presenza di contrast-enhancement. |