Descrizione:
Nell’ambito del trapianto allogenico di midollo osseo (allo-TMO) sia i riceventi HBsAg-positivi sottoposti ad allo-TMO che i riceventi di allo-TMO da donatori HBsAg-positivi sono a rischio di riattivazione del virus B e di insufficienza epatica anche fatale; in questo campo un rischio potenziale di riacutizzazione è prospettabile anche nei riceventi portatori occulti del virus B (HBsAg-negativi, anti-HBc-positivi). La necessità ed efficacia della profilassi con lamivudina risultano ancora dibattute complice anche la carenza di dati in letteratura. Pertanto l’obiettivo del nostro studio è stato quello di analizzare il rischio di epatite B dopo allo-trapianto di midollo osseo e l’effetto protettivo della lamivudina in quattro gruppi di pazienti (1998-2007: 99 allo-TMO, 91 analizzati con follow-up > 3 mesi), trattati o non trattati con il farmaco: ? Gruppo 1, (64 pazienti) riceventi HBsAg-/anti-HBc- da donatori HBsAg- (60 donatori anti-HBc- e 4 anti-HBc+); ? Gruppo 2, (3 ...
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Grado di Innovazione:
Innovativa, a mio parere, per quanto riguarda l’indicazione all’utilizzo dei donatori HBsAg-positivi in riceventi HBsAg-negativi,a differenza di quanto raccomandato in epoca pre-lamivudina ,vista l’efficacia della lamivudina-profilassi nel prevenire l’infezione da virus B e l’epatite correlata in questi riceventi. Innovativa anche per l’ indicazione a eseguire la lamivudina-profilassi nei riceventi portatori occulti (anti-HBc+). |